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Home » Politica » Comune-Proloco: a Civita Castellana volano gli stracci

Comune-Proloco: a Civita Castellana volano gli stracci

21 Giugno 2018

A Civita Castellana il sindaco Angelelli silura il presidente della Proloco Gabriele Aleandri.
“Per il bene della collettività e l’organizzazione degli eventi pubblici, personalmente ritengo che sia venuto il momento di un cambiamento all’interno della compagine della proloco”, scrive il sindaco in una nota a seguito della polemica esplosa sulla presunta mancata collaborazione del Comune agli eventi organizzati da Aleandri.

Da tempo i rapporti tra l’amministrazione e il presidente della Proloco civitonica si sono deteriorati. Lo scontro, secondo alcuni, ha anche un risvolto politico: il figlio di Gabriele Aleandri, Paolo, è infatti capogruppo del Pd in consiglio comunale, renziano della prima ora e da tempo “in freddo” con il primo cittadino, il quale dopo aver abbracciato anche lui il verbo renziano negli ultimi tempi è finito su posizioni molto più vicine all’asse Zingaretti-Panunzi.

Per sgombrare tuttavia il campo da letture politiche della vicenda, il sindaco precisa “la costante correttezza del consigliere Aleandri, il quale si è sempre tenuto estraneo alle decisioni riguardanti la Proloco al fine di evitare qualsiasi conflitto di interesse, cosa di cui gli va dato merito”. Di sicuro Paolo Aleandri non avrà però molto gradito le parole al vetriolo di Angelelli nei confronti del padre.
Ma da cosa nasce lo scontro? Dalla mancata partecipazione del Centro commerciale naturale e della banda folcloristica La Rustica agli eventi estivi che la Proloco aveva messo in cantiere.

”Dispiace dover constatare – afferma Angelelli – come Aleandri non dica la verità su come effettivamente si siano svolti i fatti riguardanti l’organizzazione degli eventi estivi proposti dalla Proloco”. L’11 maggio scorso Aleandri aveva presentato in Comune una richiesta per una serie di iniziative da svolgere nel centro storico accreditando la collaborazione del Ccn e della Rustica: “Sentiti dal sottoscritto in via informale alcuni commercianti nonché il responsabile della Rustica, i quali mi riferivano di non saperne nulla, ho chiesto all’assessore Gasperini di organizzare una riunione chiarificatrice tra tutti i soggetti coinvolti – spiega il primo cittadino – Al predetto incontro, svoltosi il 30 maggio, il Cnn esprimeva il proprio disinteresse a collaborare a tali eventi, mentre la Rustica, pur riservandosi la decisione, prendeva atto di non essere stata interessata preventivamente e contestava il comportamento del presidente della Proloco. A questo punto il presidente stesso, visti i contrasti con quelli che avrebbero dovuto essere i partner dell’organizzazione, rinunciava agli eventi. Di tutto ciò è stato stilato verbale redatto dal dipendente comunale presente. Non corrisponde quindi al vero che l’assessore Gasperini o l’amministrazione comunale abbiano ostacolato in alcun modo l’opera della Proloco”.

Il giudizio di Angelelli su Aleandri è durissimo: “Ritengo che l’atteggiamento del presidente della Proloco sia costantemente sopra le righe, dovendo ricevere spessissimo in comune associazioni, persone, gruppi che lamentano la totale impossibilità a collaborare con la Proloco e con il suo presidente. Ciò è successo in occasione del Carnevale, con i gruppi mascherati e con il gruppo che ha realizzato il Puccio, durante le festività con i bancarellari (che proprio per tale ragione si rifiutano ormai di venire a Civita Castellana), con il Ccn (che infatti non vuole più collaborare come nel caso di specie), con la stessa Rustica (scottatasi per l’ultima volta nella trasferta a Ferrara). Per queste ragioni già l’anno scorso l’amministrazione non ha concesso il patrocinio alla Proloco per l’evento ‘La fiera delle sagre” in quanto non si riesce ad avere un quadro preciso e lineare nell’organizzazione degli eventi, ma spesso tutto è rimesso all’improvvisazione, sebbene vadano riconosciuti lo sforzo e la buona volontà”.

Nel frattempo, rimarca il sindaco, a Civita sono cresciute altre organizzazioni di volontariato tese ad alimentare eventi e manifestazioni pubbliche: “Mi riferisco senza dubbio ai gruppi di carnevale cresciuti negli anni, ad Ops, formato da giovani concittadini vogliosi di collaborare al bene collettivo, agli Arcieri, eccellenza degli ultimi anni, insieme alla nascente associazione dei Musici. Queste sono alcune tra le organizzazioni che ormai si sono impiantate nella società civile civitonica, che tuttavia non hanno legami con la Proloco. A fronte di questa vivacità sociale, sebbene da anni si parli di proloco, il numero delle persone che vi partecipano è veramente assai ristretto, ed anzi è da tutti individuata nella sola persona che ne riveste il ruolo di presidente da sempre”.
Al di là delle dichiarazioni del sindaco, è un fatto che per anni, nel deserto quasi totale di manifestazioni e iniziative, il presidente della Proloco ha potuto fare la parte del leone, senza che l’amministrazione battesse ciglio. Ora che si nota un certo fermento culturale nella cittadina, il Comune ha capito che di Aleandri può fare anche a meno.

Nella polemica si inseriscono anche i Fratelli d’Italia, che parlano di comportamento incomprensibile da parte di Angelelli: “Come se un imprenditore prendesse le distanze dalla propria azienda – si legge in una nota -. Ci preme sottolineare il ritardo con cui ci si è accorti che da anni la nostra Proloco è latitante e priva di idee con cui dar seguito al proprio scopo. Tanto che ciò ha dato modo a giovani civitonici di rimboccarsi le maniche e sostituirsi con estrema facilità ad essa, prendendosi così onere e onori di portare avanti le tradizioni cittadine. Crediamo sia l’occasione giusta, le stiamo fornendo un assist, per rivalutare la direzione di tale associazione almeno che la gestione forzata di questa possa portare altri benefici di cui noi non ne siamo a conoscenza. Diciamo pure che finché serviva averne il controllo andava bene, e ora se ne prendono le distanze. Ormai quel che è fatto è fatto, non ci stupiamo. La nostra proloco in fin dei conti non è altro che il riflesso di un amministrazione comunale remissiva, scoordinata e priva di idee. Qualcuno poi ci spiegherà come un’associazione di promozione del nostro territorio, possa promuovere prodotti di altri territori con la sagra delle sagra”.

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