“Un cantiere che rilanci e consolidi a Viterbo un Pd aperto che guarda al futuro, che include chi condivide valori di onestà, trasparenza e capacità, che non occupa le istituzioni, che non rinuncia a battaglie a difesa della dignità dell’uomo e della Costituzione”. A proporlo è l’ex vicesindaca Luisa Ciambella, che a nome della coalizione composta da Pd, Orizzonte Comune e la Voce dei giovani viterbesi ringrazia gli elettori che hanno accordato il loro consenso al centrosinistra, consentendogli di essere con il 12,50% la terza formazione politica.
“Un risultato importante alla luce delle scelte fatte da ex esponenti del Pd di dare vita ad un soggetto diverso e contrapposto ai democratici viterbesi – sottolinea Ciambella – . Il Pd riprende il proprio cammino a Viterbo città con un gruppo dirigente arricchito di tante esperienze nuove e di tanti giovani. Si apre un cammino di confronto con le realtà sociali e con la città, non più gravato da lotte intestine e strumentali divisioni. Il nostro cantiere da subito metterà in campo un’azione che promuova e stimoli un accoglienza sicura, ed una sicurezza certa che deve garantire lo stato e le istituzioni ma che contrasta con ogni mezzo l’abominio della discriminazione e l’annichilimento della dignità dell’ uomo”.
Per questo il Pd realizzerò a breve un manifesto cittadino da condividere “con tutte le donne e gli uomini di buona volontà per far sì che nessuno possa scrivere che ‘Viterbo non è un albergo’ (Chiara Frontini, ndr) o proporre schedature anticostituzionali e che evocano le leggi razziali. I viterbesi non sono questo. La paura alimentata e cavalcata è una brutta bestia, guarda al passato e ci preclude il futuro”.
Proprio per questi temi, la Ciambella si dice preoccupata per il ballottaggio di domenica: “I due candidati esprimono nelle loro due coalizioni culture di destra preoccupanti e lontane dalla tradizione e dalla cultura della nostra città. I nostri elettori sono consapevoli di questo e sapranno scegliere ascoltando i due candidati e capire chi meglio può impegnarsi nel rispetto di questi valori con spirito riformatore e profonda moderazione”.