A Sutri è iniziata l’era Sgarbi. Se sarà anche un Rinascimento, come promette il nome della lista vincitrice, è ancora tutto da vedere. Il neo sindaco ha ufficializzato la sua squadra, che debutterà nella prima seduta di consiglio comunale in programma per domani. Ad affiancare il critico d’arte, che di sicuro avrà poco tempo per stare in Comune, saranno Felice Casini (vicesindaco), Giulia Cacchiarelli, Claudia Mercuri e Stefano Proietti.
Sgarbi ha già deciso di marchiare la sua consiliatura con il fuoco dell’arte: il consiglio comunale si svolgerà infatti nella maestosità delle stanze di Villa Savorelli, d’ora in avanti, la nuova dimora del sindaco, luogo in cui avverranno le adunate consiliare.
“Non un atto di destabilizzazione delle consuetudini, come qualcuno lo ha definito, bensì un nuovo input, un dinamismo culturale, ragionato, ponderato, che è simbologia di una rinascita, è sintomo, fortunatamente, di vitalità politica e non rappresenta la solita lenta gestazione amministrativa, protratta come uno sforzo, come un esercizio di stile – si legge in una nota dell’amministrazione -. Ma non sarà solo la nuova sede comunale a confermare la nascita di un percorso”.
Ma Sgarbi non si è fermato alla forma. La giunta ha predisposto, infatti, anche alcuni atti di sostanza: il cambiamento delle luci cittadine, “per offrire alla nostra città un’illuminazione adeguata alla sua bellezza”. Entro il mese di settembre, inoltre, sparirà la plastica dall’arredo urbano, grazie a un accordo con il comune di Deruta, noto nel mondo per la lavorazione artigianale delle ceramiche, che predisporrà l’invio di più di 300 vasi per Sutri, che andranno a impreziosire l’estetica cittadina.
E in ultimo, tra i primi provvedimenti della nuova amministrazione, la creazione di una consulta dei sindaci della Tuscia, “che metta al centro Sutri come capofila dello sviluppo di una terra preziosa che ha necessità di recuperare il posto che merita nella storia, e che, proprio per volontà di Vittorio Sgarbi, diventerà, con un lavoro mirato e concreto, un gioiello internazionale, alla stregua del Chianti e del Salento”.
Il programma è a dir poco ambizioso, ma d’altra parte il primo cittadino non è certo uno abituato a volare basso.
“Mettere in rete le forze, le amministrazioni, oltre ogni logica partitica, oltre ogni faziosità, maturamente, perché abbia avvio una rivoluzione culturale ed economica per la Tuscia, a partire da Sutri – continua la nota -. Ad arricchire questo orizzonte, in coerenza con quanto illustrato nei punti programmatici della lista Rinascimento, inizia a concretizzarsi anche l’accordo tra il comune di Sutri e la diocesi di Civita Castellana. Proprio ieri, una delegazione comunale, con in testa il sindaco, ha incontrato, nuovamente, il vescovo Romano Rossi per determinare la partenza effettiva dei lavori a Palazzo Doebbing, che sarà la nuova casa del museo della Tuscia, vanto per Sutri, e punto d’incontro dell’arte a livello internazionale. Già da settembre, infatti, con una mostra dedicata alla sacralità della nostra terra, la magnificenza di palazzo Doebbing testimonierà l’inizio di una nuova stagione artistica e culturale per Sutri”.
Insomma, Sutri si candida a diventare la vera capitale della Tuscia e ad esportare il “piano di rinascita” nel resto della provincia.
“Siamo solo all’inizio – promette il Comune -. Saranno proprio quei piccoli tasselli di vita quotidiana e straordinaria, insieme, a formare il più ampio mosaico della rinascita, di una valorizzazione che sia completa e complessiva. Simbolo di una visione, e non solo di una gestione”.