
Luca Parnasi, l’imprenditore arrestato per corruzione nell’ambito della realizzazione del nuovo stadio della Roma, intratteneva rapporti con esponenti del Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia (vedi il vicepresidente del Consiglio regionale Adriano Palozzi) e Pd (vedi l’ex assessore di Zingaretti Michele Civita). Prima delle elezioni del 4 marzo organizzava cene e incontri con i politici e si metteva a disposizione per concedere favori e regali.
“Noi in questo momento – raccontava a un amico alla vigilia del voto – con i 5 Stelle abbiamo una forte credibilità. C’è il rischio altissimo che questi facciano il governo, magari con Salvini, e quindi noi potremmo pure avere, incrociamo le dita, silenziosamente, senza sbandierarlo, un grande rapporto”. E infatti, subito dopo le elezioni, gli investigatori lo collocano a cena con Luca Lanzalone (ex presidente di Acea e punto di riferimento dei 5 Stelle in Campidoglio) e il sottosegretario a Palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti, vicesegretario della Lega e uomo di fiducia di Matteo Salvini. Diventa acclarata la sua capacità di condizionare la politica locale e nazionale attraverso una rete che va da Grillo al centrodestra, Lega compresa, fino al Pd.
“Il 9 marzo 2018 – riferiscono gli investigatori – Parnasi va a pranzo con Lanzalone. Nel corso dell’incontro i due disquisiscono di un incontro riservato che avverrà la sera del 12 marzo, al quale parteciperà Giorgetti della Lega”. Segue la trascrizione di un’intercettazione del 15 marzo, dieci giorno dopo le elezioni, in cui Parnasi spiega al suo commercialista di fiducia: “Scusami, ma poi abbiamo qua altri 22.000 euro della campagna (elettorale), tu qui non hai messo le cose, la Lega ed Eyu (probabilmente una fondazione). La Lega ed Eyu li paghiamo ad aprile, quindi… Il governo lo sto a fare io, eh. Non so se ti è chiara questa situazione”.
Il 6 maggio, durante le trattative per la formazione del nuovo governo, Lanzalone e Parnasi vengono “pizzicati” in un bar al centro di Roma. Annotano i carabinieri: “Parnasi parla con Lanzalone del possibile nascente governo, Lanzalone dice che gli girano le palle perché sarebbe una grande opportunità. Parnasi gli consiglia di mandare un whatsapp a Giancarlo Giorgetti ‘che è qua, a Roma’. Poi accennano alle consultazioni al Quirinale e Lanzalone commenta la linea politica del M5S tenuta nel post elezioni, dice che conosce pochissimo quelli della Casaleggio e Associati, sono ‘gente molto segreta’. Parnasi ribadisce di aver creato il rapporto con Giancarlo (presumibilmente Giorgetti)”.