Il mercato del lavoro sta cambiando rapidamente, i lavoratori del futuro sono gli atipici, una nuova categoria formata da somministrati, autonomi con partita Iva o lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Queste categorie sono tra le più esposte e bisognose di tutela perché soffrono di una notevole discontinuità lavorativa.
Da qualche mese, dopo un periodo di rodaggio, la Cisl Viterbo ha attivato sul territorio la Felsa (Federazione lavoratori somministrati autonomi e atipici) proprio per venire incontro alle esigenze di chi si trova a lavorare con contratti a breve durata, discontinui o con la responsabilità di una professione autonoma. La federazione conta circa 50mila iscritti sul territorio nazionale, lavoratori che provengono da svariate categorie accomunati dalla
necessità di una maggiore tutela.
Iscriversi alla Felsa Cisl permette di usufruire di vari servizi come la gestione delle pratiche degli sportelli della bilateralità Ebitemp e Formatemp, che riguardano prestazioni fondamentali in caso di malattia, infortunio e maternità, la previdenza complementare fondo Fon.te, l’assistenza integrativa del fondo Zefiro, i servizi forniti dall’Inas e dal Caf, la formazione, l’assistenza nelle problematiche relative alla casa col Sicet (sindacato inquilini casa e territorio), la tutela dei diritti del consumatore tramite l’Adiconsum.
‘’Stiamo monitorando il territorio per capire quali siano le difficoltà dei lavoratori atipici nella provincia – spiega la neo segretaria provinciale Silvia Pinna -. La situazione è variegata perché questa tipologia di lavoratore è presente in ogni categoria, per questo motivo è importante avere una sinergia con le altre federazioni Cisl sul territorio. Con i giusti strumenti di tutela e supporto del lavoratore – conclude Pinna – potremmo finalmente dire che flessibilità non significhi per forza precarietà’’.