
Un volto noto in provincia di Viterbo, quello dell’ex assessore regionale all’urbanistica Michele Civita. Più volte – anche recentemente per presentare all’Università della Tuscia la nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana – è venuto nella città dei papi accompagnato dal consigliere regionale Enrico Panunzi, che durante la scorsa legislatura era presidente dell’omonima commissione (urbanistica) con Adriano Palozzi di Forza Italia, finito anche lui ai domiciliari, vicepresidente.
La notizia dell’arresto di Civita – che dopo le elezioni del 4 marzo è stato eletto vicepresidente della X commissione (urbanistica, politiche abitative, rifiuti) e componente della dodicesima, di cui Panunzi è diventato vicepresidente (tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione), – è deflagrata in Regione con l’effetto di una bomba. Esattamente come accaduto al Comune di Roma a causa dell’arresto del presidente di Acea (di cui il Campidoglio detiene il 51% delle azioni) Luca Lanzalone, superconsulente del Movimento 5 Stelle, uomo di fiducia di Virginia Raggi e vicinissimo a Luigi Di Maio.
Si apprende da ambienti della Procura che l’indagine è molto ampia. Ci sarebbero anche altri indagati.