Gli arresti compiuti stamattina dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo sulla costruzione del nuovo stadio della Roma stanno suscitando scalpore in tutti gli ambienti politici regionali.
Scalpore, ma anche apprensione perché nessuno conosce con esattezza cosa c’è scritto nelle carte dei magistrati, quali nomi risultino a vario livello coinvolti nelle indagini, quale sia in particolare il contenuto delle intercettazioni telefoniche. Queste toccherebbero, secondo indiscrezioni, anche la provincia di Viterbo. D’altra parte, i rapporti tra l’ex assessore Michele Civita e la Tuscia sono stati frequentissimi soprattutto durante tutto il periodo della campagna elettorale per le regionali e le politiche.
In totale le persone coinvolte nell’indagine sono sedici: nove arrestati – di cui tre ai domiciliari – e sette indagati. Oltre alla contestazione dell’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, ci sarebbero due contestazioni per traffico di influenze, quattro contestazioni per emissione di fatture per operazioni inesistenti, cinque episodi di corruzione, due contestazioni per finanziamento illecito ai partiti. Le tangenti sarebbero state date in tre diverse modalità: in contanti, tramite le assunzioni di amici e parenti e tramite l’assegnazione di consulenze.
Tra gli indagati il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara,Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia al Campidoglio ed ex presidente del municipio X, e Mauro Vaglio, presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma e candidato (non eletto) per il M5S alle scorse elezioni al Senato.