Candidati sindaco a parte, sono tanti i big di questa tornata elettorale bocciati o puniti dall’elettorato. Nella lista Orizzonte Comune a sostegno di Luisa Ciambella il dirigente medico del pronto soccorso di Belcolle ed ex assessore di Montefiascone Roberto Catasca si ferma a 29 preferenze, mentre nella lista del Pd la preside della scuola dell’Ellera Anna Maria Cori a 27. Nulla da fare anche per l’ex dirigente del Comune Maurizio Guerrini, candidato nella lista della Lega, inchiodato a 26 preferenze. Poche meno di quelle ottenute dall’ex provveditore Mauro Arena (38).
Nella lista di Fondazione, se l’ex consigliere comunale Sergio Insogna e l’esponente animalista Antonella Bruni, rispettivamente con 135 e 127 preferenze, tutto sommato male non si sono comportati, deludente è invece la performance dell’ex assessore provinciale Federico Fracassini (78). Nessun flop particolare è invece da segnalare tra i candidati del M5S. Per la semplice ragione che la lista era composta da tutti illustri Carneade.
Rimedia una sonora stroncatura anche l’artista Pasquale Altieri, candidato nella lista Lavoro e beni comuni: solo 9 preferenze. La critica d’arte sarà sicuramente più generosa dell’elettorato. Così come ha sicuramente più fan che elettori Federico Meli, cantante dei Giorni anomali: il capolista di Viterbo in musica per Taglia sindaco si ferma a 27 preferenze. Infine la debacle del BarbaRossi trascina con sè anche lo storico, giornalista e scrittore Giovanni Faperdue: per il pasdaran del Bullicame solo 16 preferenze.