Oltre a Viterbo vanno al voto oggi anche altri quattro comuni della Tuscia: Vignanello, Vallerano, Sutri e Valentano. In totale gli elettori viterbesi interessati da questa tornata amministrativa sono 67.337, 32.394 uomini e 34.943 donne. Solo nel capoluogo, unico comune sopra i 15mila abitanti, è previsto il ballottaggio nel caso oggi nessuno dei candidati a sindaco avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (50%+1).
A Vignanello il centrosinistra si presenta diviso come a Viterbo: da una parte Federico Grattarola, già sindaco per due consiliature prima della parentesi Grasselli, in rappresentanza della maggioranza fioroniana, dall’altra l’assessore alla cultura uscente Enrico Gnisci, sostenuto da pezzi della sinistra vintage (da Leu a Potere al popolo) oltre che dalla minoranza del Pd. Il centrodestra scommette invece su Alberto Conti.
Di Sutri s’è già detto e scritto di tutto, vista la discesa in campo di un animale da palcoscenico come Vittorio Sgarbi su cui sono confluite gran parte delle forze politiche locali, a cominciare dalla maggioranza di centrodestra uscente. A provare a sbarrare la strada al critico d’arte è Lillo Di Mauro, irriducibile rappresentante di quella sinistra dei diritti e delle minoranze.
A Vallerano singolare tenzone tra il candidato del centrosinistra Adelio Gregori e il giovane di CasaPound Jacopo Polidori. La commissione elettorale prima e il Tar poi hanno fatto fuori il candidato del centrodestra Federico Manfredi e la sua lista per irregolarità nella presentazione. Va al voto infine anche Valentano, dove dal luglio 2017 regna il commissario prefettizio Salvatore Grillo, causa malattia dell’ex sindaco. Anche qui sarà un duello: tra Leonardo Ricci e Stefano Bigiotti.