Meno piazze virtuali più piazze reali. Meno follower più militanti. Meno Facebook più facce reali. E’ un Pd analogico e non digitale quello che sogna Elisabetta Mariotti, agronoma e insegnante di estimo all’istituto per geometri Fabio Besta di Orte.
Un passato da iscritta e militante dem con incarichi anche nell’assemblea provinciale (con delega alla scuola), Elisabetta dopo due anni “sabbatici” ha deciso di tornare nella mischia politica accettando la candidatura che le ha offerto Luisa Ciambella.
“Ho chiesto io di essere candidata nella lista del Pd – spiega l’agronoma – perché di questo partito mi sento parte”.
Originaria di Caprarola, dove è stata membro del direttivo locale dem e dove temporaneamente è tornata a vivere, la Mariotti ha fatto della valorizzazione sostenibile del territorio il proprio slogan elettorale. “Viterbo – spiega – è il centro di un’area ad elevata vocazione agricola che finora non è riuscita a svilupparsi come avrebbe potuto. Restiamo sempre la solita Cenerentola quando le potenzialità del territorio sono invece enormi”.
Quello tra il centro storico di Viterbo e la valorizzazione dei prodotti tipici, agricoli ed enogastronomici, secondo la candidata del Pd potrebbe essere un connubio vincente. “La città dentro le mura potrebbe diventare una grande vetrina delle eccellenze del Viterbese e un volano per lo sviluppo di un turismo non di massa”. Nessuna tentazione elitaria, sottolinea l’agronoma, che non vuole certo passare per una radical chic che snobba le masse. “Nulla contro il turismo di massa ma credo che Viterbo e la Tuscia siano un territorio troppo fragile che va protetto e salvaguardato da certe orde barbariche che spesso vediamo in altre città. Penso per questo a un turismo spalmato nei dodici mesi dell’anno e non solo in certi periodi”.
Quanto alla crisi del Pd, secondo Elisabetta Mariotti è dal basso, dalla strada, che si deve ripartire. “La gente, la nostra gente – conclude – deve avere dei luoghi fisici, delle scale da salire e delle porte dove entrare. Dobbiamo tornare ai circoli sul territorio”.