Tenetevi pronti, tenetevi forte. No, non per il governo tecnico o politico che verrà. Non per le elezioni anticipate e nemmeno per l’altalena dello spread. Tenetevi pronti per l’evento politico-elettorale di questo pazzo pazzo 2018: il gran tour di Filippo Rossi per i quartieri della città. Il futurista batterà palmo a palmo quella megalopoli tentacolare che è Viterbo a bordo di un camper che qualche generoso simpatizzante gli ha messo a disposizione. Il tour partirà venerdì. “Voglio incontrarvi tutti”, annuncia, anzi minaccia, Rossi dal suo profilo Facebook.
Ora: a parte che l’idea non è originalissima (ci aveva già pensato Renzi qualche anno fa), non se ne capisce bene la ratio, se non quella di fare un po’ di teatro, cosa che al candidato civico-futurista riesce benissimo. Passi girare in camper l’Italia, o magari una grande metropoli, ma qual è il senso di farlo a Viterbo, dove in certe ore del giorno per andare dal Sacrario a Santa Barbara si fa prima a piedi che in auto? Ma il genio, si sa, ha ragioni che la ragione ignora. E così dai Cappuccini a Villanova, dal Salamaro al Pilastro, preparatevi ad accogliere il vostro eroe. “Io non sono come gli altri. Ora o mai più”, scandisce lui con la solita enfasi in stile garibaldino. Tipo “qui si fa l’Italia o si muore”.
Se a bordo del camper ci dormirà anche, questo al momento Rossi non l’ha fatto sapere. Sappiate però che il mezzo sarà munito anche di una moka, con la quale il buon Filippo preparerà, manco a dirlo, un “ottimo caffè”. Svegliare i viterbesi con dosi industriali di Caffeina è d’altra parte l’obiettivo che il nostro si è dato nella vita. Bisognerà aspettare il 10 giugno per sapere se tutta questa caffeina, oltre che svegli, abbia reso i viterbesi anche un tantino nervosi.