Spesso nelle vicende politiche si assiste, al giorno d’oggi, ad una comunicazione caotica e contraddittoria, ma il centrodestra viterbese in queste ore sta superando tutti.
“Siamo praticamente al 50 per cento – dice Giovanni Arena – un ultimo sforzo e vinciamo al primo turno”. Gli fa eco Gianmaria Santucci: “Se andremo al ballottaggio, ci andremo con un grande divario dal secondo”.
In realtà, da tutto ciò trapela chiaramente una certa preoccupazione. La preoccupazione di chi, se non vince subito, ha paura, come già è accaduto in passato, di perdere al secondo turno nonostante il vantaggio che si potrebbe aver accumulato al primo. Santucci ammette inoltre, alquanto candidamente, che il ballottaggio il centrodestra se lo giocherà con l’altro principale schieramento: quello del Pd e del centrosinistra.
Ma perché nel centrodestra sono preoccupati del ballottaggio Arena – Ciambella? Semplice: perché una è stata scelta a Viterbo attraverso un iter democratico, l’altro invece a Roma, imposto a Viterbo dalle segreterie nazionali dei partiti. C’è preoccupazione anche perché la Lega potrebbe far votare il partito e non il sindaco con possibile disimpegno al ballottaggio a causa della situazione nazionale.
Insomma, tanti problemi interni per il centrodestra alla stessa stregua del centrosinistra, solo che qui si è cercato in queste settimane di fare chiarezza, dicendo chiaramente che la candidatura Serra è estranea al Partito democratico, mentre nel centrodestra la situazione nazionale sta mandando tutti fuori di testa. Risultato: dentro lo schieramento di Arena sotto la cenere il fuoco cova… e di che tinta, cosicché la paura fa novanta.
Annio da Viterbo