Gli attacchi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella non scompongono la classe politica locale, che ieri è rimasta misteriosamente muta.
Zitto il centrodestra, ma in questo caso, partendo dalla Lega la maggior parte degli insulti, si tratta di un atteggiamento politicamente spiegabile. Meno spiegabile invece è il mutismo di alcuni rappresentanti del centrosinistra. E’ il caso dell’ex parlamentare Alessandro Mazzoli, lui che di solito è sempre pronto a fare comunicati stampa quando vengono prese di mira le istituzioni. E invece no. Stavolta Mazzoli non ha preso carta e penna e ha fatto finta che non sia accaduto nulla.
Anche questo la dice lunga sulla sorpresa che ha colto gli ex Ds per la decisione del capo dello Stato di respingere la nomina di Savona: una mossa che, avendo fatto precipitare gli eventi, li rende molto preoccupati del loro futuro. D’altra parte, è stato lo stesso D’Alema a dire che, se si ritornerà alle urne, Lega e 5 Stelle “rischiano” di prendere l’80 per cento, temendo con ciò che Leu resti senza parlamentari. Per questo stesso ragionamento tacciono i tanti come Mazzoli che vedono all’orizzonte nubi molto, molto nere.