Prosegue a Orvieto fino al 3 giugno 2018 il Festival Internazionale di Arte e Fede, la cui tredicesima edizione è sviluppata intorno al tema “Dono di sé, sorgente di bellezza”. Tra gli appuntamenti in programma nei prossimi giorni, spiccano gli incontri con il poeta Davide Rondoni e la regista Alice Rohrwacher.
Davide Rondoni sarà ospite nell’atrio di Palazzo dei Sette, in Corso Cavour, venerdì 1° giugno alle ore 18, e sarà protagonista dell’incontro “Mettere a fuoco la vita. Un’esperienza di poesia”, accompagnato da interventi musicali di Gabriele Tardiolo. “La poesia è quella forma d’arte che per taluni non è arte – dice Rondoni, considerato uno dei maggiori poeti italiani contemporanei –ma processo creativo nato per ispirazione divina. E per altri più semplicemente un’inclinazione naturale fondamentale dell’uomo, volta a ricucire i fili dell’animo, mediante l’uso delle parole. La poesia mette a fuoco la vita. La poesia e la letteratura sono fenomeni umani. Appartengono alla piccola serie delle cose che l’uomo ha sempre fatto, pur in diversi modi. Non è un’invenzione capitata a un certo punto della nostra storia: no, dove c’è un uomo c’è sempre stata e sempre ci sarà, arte. E’ arte delle parole, dunque”.
Nato nel 1964 a Forlì e formatosi con maestri quali Mario Luzi e Giovanni Testori, Davide Rondoni tiene corsi di poesia e letteratura in prestigiose università italiane e straniere (Bologna, Cattolica di Milano, Genova, Iulm, Yale, Columbia) e le sue raccolte di versi sono tradotte in tutto il mondo. Collabora abitualmente a reading con i migliori attori e musicisti del panorama italiano. Cura e conduce numerosi programmi televisivi per Rai, Sky, Tv2000 ed è editorialista per Avvenire, Il Tempo e Il Sole-24 Ore.
Alice Rohrwacher arricchirà con la sua presenza la proiezione del film “Lazzaro felice”, vincitore della palma d’oro a Cannes per la miglior sceneggiatura, di domenica 3 giugno al Multisala Corso, con inizio alle ore 20. Guido Barlozzetti condurrà l’incontro-dibattito con la regista dopo il film, insieme ad altri ospiti. “Lazzaro felice”, girato nella Tuscia, è la storia di una piccola santità senza miracoli, senza poteri o superpoteri, senza effetti speciali: la santità dello stare al mondo e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente di credere negli altri esseri umani. Quella di Lazzaro, un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da sembrare stupido, e Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione, è la storia di un’amicizia. Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi. Nel cast del suo nuovo film, oltre alla sorella della regista, Alba Rohrwacher, anche Adriano Tardiolo, Luca Chikovani, Sergi López Tommaso Ragno, Natalino Balasso e Nicoletta Braschi, che torna sul grande schermo tredici anni dopo “La tigre e la neve” diretto dal marito Roberto Benigni.
Il Festival Internazionale di Arte e Fede è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Iubilarte, in stretta collaborazione con il Comune di Orvieto – Assessorato alla Cultura e la Diocesi di Orvieto-Todi, con il Capitolo della Basilica Cattedrale e con il sostegno dell’Opera del Duomo di Orvieto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, di BCC Credito Cooperativo, di Vittoria Assicurazioni, in collaborazione con Onlus Elisa Lardani Marchi, Gordon College e Bar Montanucci, con il patrocinio della Provincia di Terni, della Regione dell’Umbria, della Conferenza Episcopale Umbra e dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei.