Il più duro è il Fratello d’Italia Mauro Rotelli, che sposa in pieno la linea dell’impeachment della leader del suo partito Giorgia Meloni dopo il veto posto dal capo dello Stato sul nome di Paolo Savona che ha fatto naufragare il governo giallo-verde.
“Con il veto di Mattarella su un ministro chiesto dalla maggioranza del Parlamento, il presidente andrebbe incriminato in base all’articolo 90 per attentato alla Costituzione. Tutti i testi di diritto costituzionale sostengono che non può rifiutarsi di nominare un ministro indicato dal premier incaricato, una volta e per tutte questo sacrosanto principio va stabilito. Chi dovrebbe fare un passo indietro non è Savona, ma Mattarella!”, ha scritto il deputato viterbese sulla sua pagina Facebook.
Anche Paolo Bianchini, candidato a consigliere comunale nella lista di FdI, ci va con l’accetta: “Mattarella traditore del Tricolore. Basta imposizioni di Berlino e Bruxelles. In Italia decidano gli Italiani!!!”.
Se il leader dei leghisti viterbesi Umberto Fusco per ora tace, chi parla è invece il coordinatore comunale Enrico Contardo. Ed è una furia: “Mattarella vergognati!!!!! Non siamo servi della Germania!!!! Almeno noi non lo siamo!!! Siamo in dittatura!! Vogliamo andare a votare e di voi resterà solo l’ombra!!! Salvini Premier!!!”.
Toni altissimi dunque. In linea con il clima incandescente che si respira in queste ore a livello nazionale a causa di una crisi istituzionale da tutti definita senza precedenti.
E in casa M5S? Il candidato a sindaco Massimo Erbetti è in altre faccende affaccendato – la campagna elettorale – e presumibilmente non ha tempo per esternare la sua indignazione su Facebook. Di tempo ne ha invece molto Vittorio Di Battista, papà di Alessandro, che con il solito understatement anglosassone che lo contraddistingue tiene bassi i toni e invita il popolo alla calma…
“Impicciamolo”, scrive Littorio giocando con la parola impeachment. Ma basta togliere una “i” per evocare ben più sinistri, o in questo caso destrissimi, scenari.
Dibba padre parafrasa poi la celebre filastrocca di Luigi Salier:
“Per non vilipendere.
La vispa Teresa, avea tra l’erbetta,
A volo sorpresa gentil farfalletta
E tutta giuliva, stringendola viva,
Gridava a distesa l’ho presa, l’ho presa.
Farfalle di tutta Italia, unitevi.
Battete le ali e avanti alla riscossa”.