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Home » Politica » Vallerano: non si è ancora votato e già si pensa che la nuova giunta potrebbe durare poco

Vallerano: non si è ancora votato e già si pensa che la nuova giunta potrebbe durare poco

25 Maggio 2018

Neanche si sono svolte le elezioni che a Vallerano c’è già chi si dice pronto a scommettere che si tornerà a votare presto, o comunque che la nuova amministrazione guidata dal giovane sindaco Adelio Gregori difficilmente riuscirà a portare a termine tutti e cinque anni di legislazione. In altre parole, il centrosinistra – o meglio: più la sinistra che il centro – a meno di clamorosi colpi di scena vincitore il prossimo 10 giugno a causa dell’esclusione della lista di centrodestra, per evitare scivoloni che potrebbero costargli cari dovrà impegnarsi molto di più di quanto non abbia fatto durante il mandato del sindaco uscente Maurizio Gregori.

Il manifesto affisso da Casapound

Tutto a causa della sicura presenza in Consiglio comunale di Casapound, la cui lista è regolarmente in campo, che annuncia un’opposizione ferma e senza sconti. Una prospettiva, questa, di cui sono peraltro tutti ben consapevoli come dimostra il soccorso (inutile) prestato dal centrosinistra al centrodestra per cercare di far riammettere la lista esclusa. D’altra parte, dei ragazzi del movimento di estrema destra tutto si può dire tranne che non siano culturalmente attrezzati da non essere capaci di fare le pulci agli atti amministrativi che saranno prodotti dalla nuova giunta.

Il punto è che a Vallerano ormai da anni, avendo l’opposizione tradizionale abdicato al proprio ruolo per vari motivi, sia di ordine organizzativo che di natura più o meno consociativa, chi governa lo fa senza alcun contraddittorio, motivo per cui non sarà semplice per il centrosinistra (come non lo sarebbe stato per il centrodestra) ritrovarsi a che fare anche con questioni molto banali, ma sostanziali, quali numeri legali che mancano per assenza di consiglieri o sedute destinate a saltare in occasione di appuntamenti cruciali quali l’approvazione del bilancio. Senza considerare ovviamente tutto ciò che ruota attorno alla gestione vera e propria dell’ente, ossia alle linee di indirizzo che saranno varate.

Casapound da parte sua, consapevole dell’opportunità che gli si prospetta, annuncia sin da ora battaglia tramite manifesti affissi in questi giorni in cui attacca l'”incapacità” di tutta la classe politica attuale, sia di centrosinistra che di centrodestra.

 

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