Sarà il caldo improvviso ed inaspettato che a qualcuno gioca brutti scherzi, fatto sta che le cronache ci narrano di due eventi particolari ed unici.
Uno accade in casa centrodestra, dove la Lega stampa programma e nomi dei candidati, ma non nomina il candidato a sindaco Giovanni Arena. Dimenticanza? Paura che il coordinatore comunale di Forza Italia faccia perdere voti? O alleanza già sciolta prima del voto alla luce dei nuovi equilibri nazionali? Non è dato saperlo.
L’altro evento ha invece per scenario l’ennesima cena degli ex comunisti usciti dal Pd e schierati a sostegno di Francesco Serra. Si racconta infatti che ad arringare le “folle” ci fossero Alessandro Mazzoli (da sempre in politica, prima con il Pci, poi funzionario dei Ds e del Pd, già presidente della Provincia e deputato) ed Enrico Panunzi (consigliere regionale, sindaco comunista di Canepina, presidente di comitati dei sindaci della Asl, presidente dell’Ater, da decenni in politica, eletto alle ultime regionali dal Pd, che ora osteggia).
Avrebbero arringato il ceto medio riflessivo – così si dice – ovvero le vittime delle loro politiche classiste, iper sindacalizzate e legate a doppio filo con Leu ed oltre. Cosa avranno proposto adesso di nuovo? Un’altra legge urbanistica fondata sulla burocrazia, che ammazzerà gli imprenditori, bloccherà ancora di più l’edilizia e costringe tutti a mendicare i propri diritti con il cappello in mano? Oppure un Psr che non viene mai pagato e farà piegare i giovani veri e senza santi in paradiso che ci provano? O forse avranno parlato di tutti quelli che da tanto tempo aspettano di essere pagati da garanzia giovani o dei precari, a cui, dopo averli creati, promettono ciclicamente il paradiso, o di tutti quei cittadini che pagano le tasse per ripianare un debito che non hanno fatto? E ancora: avranno parlato di acqua e rifiuti o avranno spiegato ai commercianti che muoiono l’enorme numero di nuovi grandi strutture commerciali sorte?
Chissà: forse qualcuno pensa che il ceto medio riflessivo sia fesso, ma non è così. Il ceto medio riflessivo detesta la politica quando si sente vittima e si deve umiliare a chiedere. Il ceto medio riflessivo non chinerà mai la testa nell’urna. L’effetto “serra” è dannoso per l’umanità e tutti studiano il modo per sconfiggerlo e rimuoverlo: siamo certi che Viterbo non farà eccezione.
Annio da Viterbo