Reddito civico, il cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle (reddito di cittadinanza ndr) sbarca anche nella città dei papi. Il 53enne Massimo Erbetti, candito a sindaco pentastellato, ha fatto i conti in tasca al Comune ed è certo di poter applicare la ricetta salva povertà nel capoluogo. A regime non prima del prossimo anno, visto che il bilancio è già approvato, ma una settantina di famiglia potrebbero beneficiarne già dal prossimo. Come? Erbetti tira fuori i numeri: taglio del gettone di presenza e recupero di fondi grazie ad una riorganizzazione delle spese correnti. Niente più piccoli contributi “a pioggia” qua e là, ma investimenti per chi ne farà richiesta e rientrerà nei requisiti richiesti.
“Siamo convinti che si creerà un circolo virtuoso – ha dichiarato – per cui chi farà domanda non otterrà dei fondi a perdere, ma metterà il proprio tempo a disposizione per frequentare corsi che ne permettano l’inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, potranno essere risparmiati soldi per una serie di servizi, quali la pulizia delle fontane o il taglio dell’erba per i quali potranno essere utilizzate persone senza lavoro”.
Insomma, niente nulla facenti, ma persone realmente bisognose di lavorare, specie se fanno parte di categorie per cui l’inserimento è più difficile: chi ha perso lavoro ad un’età compresa tra i 43/45 e i 55/58 anni, per esempio.
Secondo il ragioniere (diploma in tasca), il primo anno si dovrebbe racimolare la somma necessaria, appunto, per 70 famiglie circa.
Poi la questione rifiuti, su cui ormai in mezza Italia ci si gioca la campagna elettorale.
“Non è colpa della giunta Michelini – ha detto – perché il contratto era già in essere, ma comunque poteva essere rivisto. Faremo uno studio di fattibilità per riportare il servizio in house, ci sarebbe un risparmio nelle spese, maggiore flessibilità e più tutela per i lavoratori che sarebbero, a questo punto, equiparati nei contratti”.
E come non parlare di centro storico: per rivitalizzarlo, riportare gli uffici comunali, far aprire nuovi negozi, riqualificare le abitazioni e chiuderlo alle macchine solo dopo aver riorganizzato la Francigena, magari riuscendo a chiudere accordi con Cotral per corse e manutenzione.
Insomma, niente che si possa fare dall’oggi al domani, ma solo nel tempo. Basteranno cinque anni? “Scelte coraggiose” le chiama Erbetti.
Intanto, mentre prende corpo il governo nazionale, il movimento viterbese è categorico: “Qui nessun apparentamento, ci sarà un vincitore che guiderà la città per i prossimi cinque anni”.