Coesione, condivisione, collaborazione, onestà e voglia di guardare al futuro di Viterbo con estrema concretezza. Si è presentata con le idee chiare la lista del Partito Democratico che sostiene la candidatura di Luisa Ciambella a sindaco Viterbo.
“Una squadra di professionisti, imprenditori, madri, padri e giovani che si sono messi a disposizione del partito e della città in modo sincero, con l’unico obiettivo di lavorare per il bene comune e non per occupare un posto”. Luisa Ciambella, candidato sindaco del Partito democratico alza il sipario sull’avventura elettorale che la vedrà in campo per la poltrona di primo cittadino del Comune di Viterbo, sostenuta dalla lista del Pd e dalle civiche Orizzonte Comune e La Voce dei Giovani Viterbesi.
“Ho accettato con estremo orgoglio la candidatura a sindaco che è venuta dai circoli del Partito democratico e che poi ha ricevuto il sostegno della coalizione di centrosinistra e di un consistente gruppo di cittadini – ha detto il candidato sindaco Luisa Ciambella -. Proprio da questo impegno condiviso nasce la lista del Partito democratico che raccoglie, prima di tutto, quegli assessori e consiglieri uscenti che in questa amministrazione hanno fatto la differenza e in prima linea si sono sempre impegnati per rispondere alle esigenze dei viterbesi e non a guardare alle loro ambizioni personali. Partiamo da un totale rinnovamento dei candidati, che non vuole rappresentare una volontà di rottamazione, bensì dare spazio ad un gruppo di persone perbene che mettono il loro bagaglio professionale e personale a disposizione della città guidati soltanto dall’interesse per la città e non da logiche di parte”.
Insieme ai candidati del Partito democratico, Luisa Ciambella ha affrontato, senza retorica, i temi cardine che costituiscono le linee programmatiche e che partono da una valutazione reale di quanto l’amministrazione uscente ha fatto. “Ci presentiamo alla città con un importante bagaglio di esperienze e risultati ottenuti dall’amministrazione uscente – evidenzia Luisa Ciambella -. Sicuramente avremmo potuto fare meglio, ne siamo convinti, ma molte delle cose non fatte o fatte in ritardo sono state esclusivamente condizionate da chi all’interno della maggioranza preferiva fare ostruzionismo invece di lavorare per il bene della città. Siamo convinti che per candidarsi ad amministrare Viterbo ci vuole, prima di ogni altra cosa, coesione, rispetto e onestà. Possiamo garantire ai Viterbesi che queste caratteristiche sono prerogative della lista del Pd e delle liste civiche che mi sostengono, segnando un distacco definitivo con il passato recente e anche remoto”.
“Oggi – continua Luisa Ciambella – non serve soltanto avere una proposta programmatica per presentarsi alle elezioni, ma occorre dialogare e coinvolgere i cittadini. Per questo durante daremo vita quelli che abbiamo chiamato gli Stati Generali delle Necessità coinvolgendo i cittadini e accogliendo le loro proposte. Con questo spirito abbiamo scelto di allestire nel quartiere di Santa Barbara il nostro comitato elettorale perché proprio da una zona dalla quale emergono le maggiori richieste di sostegno dei cittadini dobbiamo guardare con fiducia al futuro della nostra città”.
Sui temi programmatici e politici il Partito democratico ha le idee chiare. “Diffidate – dice Luisa Ciambella rivolgendosi ai Viterbesi – da chi promette soluzioni facili e quando era al governo di questa città ci ha lasciato solo problemi da risolvere. Abbiamo risanato la situazioni finanziaria del Comune e su temi come Esattorie e Rifiuti, abbiamo dimostrato di avere ragione anche in sede legale. Non capisco con quale spirito emergano proposte da chi il bando sulla raccolta dei rifiuti lo ha approvato generando i disservizi che tutti conosciamo e che abbiamo dovuto fronteggiare”.
Infine la sferzata politica. “La lista del Pd è una, certificata dalla segretaria nazionale e dal segretario regionale, il resto sono diatribe che non appartengono a nessuno, che non appassionano i cittadini e soprattutto non interessano chi, come noi, ha portato avanti un percorso onesto e responsabile – chiarisce Luisa Ciambella – Abbiamo in tutti i modi perseguito l’unità e la condivisione, ma è difficile farlo con chi, come Francesco, ad ogni elezione viene un personale stato morale che parafrasando Nanni Moretti potrebbe essere questo: mi si nota di più se mi candido e me ne sto in disparte o se non mi candido per niente?”. A porre con un più evidenza la questione interna Pd è stato il candidato Antonio Rizzello: “Non continuerei a fare riferimento a maggioranze e minoranze di partito. Il Pd è uno, la lista del Pd è una, quindi non credo che partendo dal presidente della regione, passando per il consigliere regionale chi fa parte di questo partito possa collocarsi fuori del Pd”.