• Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • YouTube
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Home » Cultura » Festa dei Pugnaloni, nove secoli tra sacro e profano

Festa dei Pugnaloni, nove secoli tra sacro e profano

11 Maggio 2018

Tutto pronto ad Acquapendente per la Festa dei Pugnaloni. Per tutto il mese di maggio il paese ospiterà un ricco calendario di eventi e iniziative per grandi e piccini. Una tradizione che, dopo otto secoli, si rinnova ogni anno, culminando domenica 20 maggio con la cerimonia di premiazione dei Pugnaloni, un tempo strumenti agricoli ornati di fiori che i contadini portavano alla processione della Madonna del Fiore e oggi sontuosi pannelli, larghi 2.60 e alti 3.60 metri, ricoperti da mosaici di foglie e fiori. Opere d’arte che per la comunità aquesiana rappresentano il simbolo della libertà contro ogni forma di oppressione, visto che ricordano la liberazione di Acquapendente dalla dominazione di Federico I Barbarossa.

La festa sarà un evento tutto da vivere anche per i più piccoli, che domenica 13 maggio saranno i protagonisti di una giornata a loro dedicata. Per l’occasione Acquapendente si trasformerà in un grande parco giochi dove i bambini delle scuole del paese presenteranno le loro opere che saranno esposte a piazza Girolamo Fabrizio dalle 11. I più piccoli potranno cimentarsi nella realizzazione dei Pugnaloni e partecipare ai tanti giochi ed eventi tra piazza Oberdan e piazza Girolamo Fabrizio.

La festa proseguirà martedì 15 maggio con la Fiera di mezzo maggio dedicata alla mostra delle eccellenze dell’enogastronomia locale e dei prodotti del migliore artigianato. Alle 21 ci sarà la processione che preparerà la giornata conclusiva, in programma domenica 20, quando la città si vestirà di tutti i colori dei fiori e delle piante con l’esposizione dei mosaici, le sfilate degli sbandieratori e la cerimonia di premiazione dei migliori pannelli.

Per ammirare da vicino i grandi mosaici di fiori e foglie sarà possibile visitare i laboratori dei 15 gruppi durante la notte tra il 19 e il 20 maggio. La festa entrerà nel vivo domenica 20 maggio dalle 9.30 con l’esposizione dei Pugnaloni lungo le vie del centro storico. Seguiranno alle 11 la messa presso la cattedrale del Santo Sepolcro e, alle 11.30, la sfilata per le vie del centro storico del Gruppo sbandieratori. Nel pomeriggio le opere d’arte vengono spostate in piazza del Duomo e, in serata, al suono delle chiarine e dei tamburi, inizierà la sfilata con i rappresentanti del corteo storico e gli sbandieratori. La sfilata dei Pugnaloni anticiperà la processione della Madonna del Fiore. La festa terminerà con la proclamazione e la premiazione dei Pugnaloni più belli.

A sfidarsi  saranno 15 gruppi storici: Acquaviva, Barbarossa, Corniolo (Sas), Corte Vecchia (Selecao), Costa San Pietro, Porta della Ripa (Centro), Porta Romana (Comb), Rugarella, Sant’Anna (Gsa), Santo Sepolcro (6+6), Torre J. de Jacopo (Nuova Torre), Torre San Marco (Prima Equipe Torre San Marco), Via del Carmine (Gns), Via del Fiore (Prima Equipe Via del Fiore), Via Francigena (Blu Cobalto). Finita la manifestazione i Pugnaloni saranno trasportati nella cattedrale del Santo Sepolcro, dove saranno gelosamente custoditi ed esposti per tutto l’anno.

La Festa dei Pugnaloni affonda le proprie radici nel 1166, quando Acquapendente si ribellò alla tirannia di Federico I Barbarossa, distruggendo il castello simbolo del potere imperiale. La leggenda narra che due contadini avrebbero assistito alla miracolosa fioritura di un ciliegio secco. Un segno per il popolo oppresso che decise di insorgere contro il sovrano armato di pungoli, cioè di lunghi bastoni con la punta di ferro, riuscendo grazie alla protezione della Madonna a vincere l’insurrezione che segnò la fine dell’oppressione.

Il Pugnalone è dunque simbolo della libertà di Acquapendente. Il nome deriva da pungolo, che in origine era un attrezzo di ferro simile a una spatola infilato su un lungo bastone che gli faceva da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi. Un tempo erano proprio i contadini a portare il pungolo in processione, adornandolo con i rami di ginestra. Proprio da questa antica usanza sono nati i moderni Pugnaloni, che ogni anno sono realizzati dai 15 gruppi che, storicamente, rappresentavano i quartieri del paese.

Per informazioni è possibile chiamare il numero di telefono 0763-7309206, consultare il sito www.prolocoacquapendente.eu. Per rimanere sempre aggiornati sulla festa è inoltre possibile seguire la pagina Facebook e il profilo Instagram @FestaPugnaloni.

 

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
« Previous Post
Next Post »
Articoli recenti
  • L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
  • Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
  • L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
  • L’intervento di Giuseppe Fioroni al convegno “L’appello di Sturzo, tra progressisti e conservatori”.
  • Fioroni: “Costruire la fratellanza per sperare in un futuro migliore”
  • Il 18 dicembre incontro del Centro Studi Aldo Moro: “Osare la Pace, vivere la Fratellanza”
  • Morte di Nando Gigli, Fioroni: “Un amico che sapeva investire nei giovani”
  • Calenda e Renzi, l’imperativo dell’unità in vista delle elezioni europee
  • Fioroni fa il pontiere al centro e lancia la formazione Tempi Nuovi
  • Autonomie, unità, transizione. Le conclusioni di Fioroni all’incontro di Tempi nuovi (video-2)
  • Autonomie, unità, transizione. L’intervento di Fioroni all’incontro di Tempi Nuovi (video-1)
  • Napolitano, uomo delle istituzioni e autorevole interprete del rinnovamento della sinistra
  • Camaldoli porta allo scoperto l’esigenza di una nuova politica d’ispirazione cristiana
  • La sinistra sceglie Cappato, anche per questo i popolari devono tornare uniti
  • A Roma il convegno di Tempi Nuovi: Autonomia, Unità, Transizione
  • Fioroni al dibattito “Palla al Centro” promosso da Italia Viva
  • Morte Moscatelli, Fioroni: “È stato maestro di vita”
  • Francesco Verderami a colloquio con Giuseppe Fioroni, “Tempi nuovi per l’Europa, nel segno di De Gasperi”
  • Il ritorno in campo dei Popolari: “Noi, catalizzatori di questo ceto medio disarticolato”
  • Fioroni punta alle Europee con il nuovo centro. I “Popolari uniti” corteggiano FI, Calenda, Renzi e Moratti
Menù
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Meteo

booked.net

Contatti

www.ilviterbese.it

Redazione | Contatti

info@ilviterbese.it

redazione.ilviterbese@gmail.com

GALLERY
L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
Editore: Centro Studi Aldo Moro C. F. 90122270565
Registrazione Tribunale di Viterbo n. 1 del 5 Giugno 2018 | Copyright © 2018 - Il Viterbese.it - All rights reserved
Scroll to top
Skip to content
%d
    Open toolbar Accessibilità

    Accessibilità

    • Aumenta TestoAumenta Testo
    • Diminuisci TestoDiminuisci Testo
    • Scala di GrigioScala di Grigio
    • Più ContrastoPiù Contrasto
    • NegativoNegativo
    • Sfondo BiancoSfondo Bianco
    • Evidenzia LinkEvidenzia Link
    • Testo LegibileTesto Legibile
    • Reset Reset
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.