Anche il mondo della sanità in campagna elettorale. Non è una novità, ma stavolta girano voci particolari, che, passato il caos di queste ore legato al completamento delle liste da parte delle varie forze politiche, non mancheranno di innescare nuove polemiche.
Sta destando interesse, ad esempio, la posizione del dottor Roberto Riccardi, dirigente della Asl presso il settore delle professioni sanitarie, il quale, dalla Cittadella, è stato trasferito all’ospedale di Belcolle. Si tratta di un depotenziamento? Se fosse, come mai proprio in questo preciso momento? Ci sono collegamenti con l’atteggiamento tenuto da Riccardi in occasione delle elezioni regionali, quando, esercitando le proprie prerogative di libero cittadino, ha preteso di lasciar fuori dal suo ufficio la politica? Si augurano tutti che le cose non stiano così, e sicuramente non staranno così, tuttavia la materia merita di essere approfondita quantomeno per fugare ogni dubbio. Spetterà dunque a Zingaretti, oltre che agli organi preposti, tenere l’orecchio ben attento a fronte di certe voci che di sicuro non giovano all’immagine dell’amministrazione.
Giungono infine anche voci di movimenti sospetti all’Ater. Si parla di dipendenti a cui non sarebbe stato rinnovato il contratto, di richieste di candidature e via dicendo. Pure in questo caso è probabile che la fantasia di chi le mette in giro superi di gran lunga la realtà, ma, come accade per la Asl, è compito di Zingaretti vigilare affinché vengano rispettate le regole negli enti sottoposti, ovvero affinché si rimuovano le cause di un clima così avvelenato. Anche perché, laddove l’andazzo sarebbe davvero questo, prima o poi, inevitabilmente, potrebbero trovarsi ad occupare di tutto ciò altri organi dello Stato.