Nel centrosinistra è ancora mistero – chiamiamolo così – sulle mosse della corrente Serra-Panunzi del Partito democratico, da più parti indicata come possibile alleata di Filippo Rossi, se non addirittura in procinto di scendere direttamente in campo candidando a sindaco Francesco Serra.
Probabilmente bisognerà attendere domani, venerdì 11 maggio – quando scattano i termini per la deposizione delle liste – per sapere cosa hanno davvero in mente il consigliere regionale e le persone, tutte appartenenti alla minoranza orlandiana, che gli stanno intorno.
Per ora non si può però non prendere atto di una circostanza singolare: se Panunzi, come ha sempre detto, non ha nessuna intenzione di lasciare il Partito democratico (“Sono gli altri – si difende – che mi vogliono cacciare”) – cosa che si verificherebbe se si schierasse ufficialmente a favore di liste o candidati alternativi al Pd, che indica come sindaco Luisa Ciambella – perché finora non ha mai smentito queste presunte manovre in corso per appoggiare Rossi o candidare Serra a cui da giorni stanno dando ampio risalto i giornali? E perché non lo ha fatto lo stesso Serra, che è regolarmente iscritto al Pd, e che nei giorni scorsi aveva annunciato di non volersi più candidare?
Il fatto che, nonostante le tante chiacchiere che girano sull’argomento, i diretti interessati non si siano sentiti ancora in obbligo di chiarire la loro posizione fa sorgere il sospetto che qualcosa tra domani e dopodomani possa davvero accadere. Se così fosse, a parte l’imbarazzo in cui si verrebbe a trovare il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, è chiaro che nel Pd viterbese sarebbero davvero iniziati i preparativi degli ex Ds per la formazione di un nuovo soggetto politico.