C’è tempo fino al 13 maggio per visitare a Sutri la mostra promossa dalla Sovrintendenza sul culto di Mitra, divinità di origine orientale che proprio qui, nell'”antichissima città” al confine tra la provincia di Viterbo e l’area metropolitana di Roma, ha una significativa testimonianza all’interno della necropoli rupestre lungo la via Cassia. Parliamo appunto del Mitreo di Sutri, che evoca gli antichi riti, i banchetti sacri e le cerimonie iniziatiche degli adepti alla religione misterica. Il luogo fu dedicato in seguito al culto cristiano di San Michele Arcangelo e quindi a quello della Madonna del Parto. Oggi uno dei più significativi simboli della città.
La mostra è allestita all’interno della prestigiosa Villa Savorelli e presenta anche degli straordinari gruppi scultorei del Mitreo del III secolo d.C. rinvenuto a Vulci nel 1975.
Visitare la mostra è anche l’occasione per fare una capatina al vicino Museo del patrimonio, dove è esposto temporaneamente un efebo in bronzo risalente al primo periodo imperiale: la statua, rimasta chiusa per oltre un secolo nei magazzini della Sovrintendenza, rappresenta la figura maschile di un giovane nudo in posizione eretta con il braccio destro sul capo e il sinistro piegato verso il volto, atto a portare un oggetto purtroppo mancante (forse uno specchio). Fu rinvenuta nel 1912 da un contadino mentre dissodava il terreno. Non essendoci in zona alcun indizio di resti romani, si concluse che fosse stata nascosta o abbandonata. Fatto sta che il ritrovamento venne subito denunciato alle autorità, permettendo a questo piccolo capolavoro di entrare a far parte delle collezioni dello Stato italiano. Figure come quella dell’efebo in questione erano usate nell’età ellenistica per decorare le case, la stessa cosa avveniva nelle città romane ellenizzate come Pompei e forse la produzione della statua di Sutri va fatta risalire a un’officina nazionale, dato che si tratta di un manufatto di buona fattura come si conveniva al gusto e al lusso della borghesia romana.
Altro rinvenimento, anch’esso esposto nel Museo, è una lastra di marmo con rilievo mitraico, che rappresenta Mitra che sacrifica un toro nel classico schema con il cane, lo scorpione e il serpente, ritrovato sempre a Sutri.