Ore di estenuanti trattative nel centrodestra per cercare di trovare una soluzione che possa evitare la spaccatura della coalizione. A tre giorni dalla presentazione delle liste, il candidato a sindaco unitario al momento ancora non c’è, ma Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sperano di riuscire ad ufficializzare il nome entro stasera, al massimo domani mattina. La situazione è tragica e comica allo stesso tempo, ma così è e non resta che prenderne atto.
Intorno alle 11 è arrivato a Viterbo anche Francesco Battistoni, che in giornata incontrerà i rappresentanti di tutti gli altri partiti. A mezzogiorno si è svolta invece una conferenza stampa della Lega alla presenza di Umberto Fusco, che ha ribadito l’intenzione di andare tutti uniti, ma attorno a un nome che non sia quello di Giovanni Arena. Fusco ha anche rimarcato che allo stato attuale il candidato della Lega resta Contardo.
La conferenza stampa, da cui i giornalisti si attendevano indicazioni chiare sulle mosse del Carroccio, si è insomma risolta in un nulla di fatto: “Vi avevo promesso – ha detto Fusco ai cronisti – che vi avrei incontrato e siccome mi piace mantenere gli impegni l’ho fatto”. Al termine dell’incontro, fuori, ad attendere Fusco, c’erano lo stesso Battistoni, Bacocco, Marini, Mario Lega, Daniele Sabatini e la moglie Antonella Sberna. Assente Arena, impegnato, sembra, a mettere a punto gli ultimi dettagli della lista di Forza Italia.
Circolano nel frattempo le voci più disparate, a dimostrazione di un clima tutt’altro che chiaro e pacifico. Si parla ad esempio della possibilità di chiudere l’accordo attorno a Gianmaria Santucci, su cui la Lega si sarebbe detta disposta a trattare, ma al momento va detto che non c’è nessuna conferma in merito.
Di sicuro, alla luce della situazione nazionale, con elezioni in vista a luglio, nessuno si vuole prendere la responsabilità di rompere la coalizione a livello locale, e questo perché è probabile che alle politiche Forza Italia e Lega andranno di nuovo insieme indipendentemente dalla guerra in atto tra Berlusconi e Salvini. Una finta unità, certamente, ma considerata imprescindibile per potersi accaparrare il maggior numero di seggi.
Questa è a situazione del centrodestra. Definirla disastrata è poco, motivo per cui ci si chiede iin molti ambienti della città quali prospettive potrebbe avere un’amministrazione che nasce così.