Ore febbrili nel centrodestra viterbese in attesa che da Roma decidano di che morte deve morire quella che all’indomani delle elezioni del 4 marzo sembrava un’invincibile armata. Al momento, mentre gli alti ufficiali di Forza Italia (Gasparri), Lega (Giorgetti) e Fratelli d’Italia (La Russa), sono impegnati a incastrare le tessere di un puzzle complicatissimo (non c’è solo Viterbo, ma anche Terni e Teramo), sembra che comunque vada sarà un insuccesso per l’unità della coalizione.
Umberto Fusco, numero uno della Lega nella Tuscia, è irremovile: “Al momento il partito è sulle mie stesse posizioni – chiarisce il senatore – ma se per qualche strana congiunzione astrale, Salvini e Giorgetti dovessero cedere a Forza Italia, sono pronto a dimettermi stasera stessa. Non intendo gettare infatti al vento dieci anni di lavoro, non intendo sacrificare le ragioni del mio territorio su altri altari, che siano quelli di Terni o di Teramo. Ma, ripeto, questo rischio al momento non esiste. La Lega sostiene in toto la mia posizione”.
Lo scenario più probabile, alla luce anche delle dichiarazioni di Fusco, è quindi quello già annunciato da giorni: una rottura della coalizione, con la Lega da una parte e il resto della coalizione dell’altra. Con Arena candidato? Questo è ancora tutto da vedere.