Luisa Ciambella può e deve essere la candidata a sindaco di tutto il Pd. In risposta alle minacce della minoranza del partito di presentare un’altra lista, capeggiata da Francesco Serra, interviene con un’intervista a Tusciaweb il segretario regionale Fabio Melilli.
“Chi ha più responsabilità – dice – metta più responsabilità in questa partita. Le scelte politiche naturalmente le compiono gli organi del partito viterbese, com’è ovvio che sia e come è sempre stato, pure per le recenti regionali”. Tradotto: non si possono mettere in discussione le decisioni prese dalla maggioranza, perché così funziona un partito, tanto più se si chiama democratico.
“L’invito che faccio da il segretario regionale – aggiunge Melilli – è che sulla candidatura di Luisa Ciambella si possa costruire l’unità del partito, ci sono le condizioni. La vittoria di Zingaretti in Regione ci consente di provare a ragionare su un buon risultato nella città di Viterbo. La stessa scarsa unità nel centrodestra fa sperare in un risultato possibile, nella conferma dell’amministrazione uscente. L’appello che faccio a tutti è di lavorare per ricercare le ragioni dell’unità e non delle divisioni. Ovvio che il Pd debba andare unito. Penso che sia un appello normale che il segretario regionale faccia a tutti. Io mi accingo a consegnare il simbolo agli organi deputati di solito è consegnato al segretario provinciale. In questa situazione credo che ci sia da rispettare la volontà degli organismi del partito viterbese”. Come dire: il simbolo va all’Unione comunale, ovvero alla segretaria Martina Minchella, il che vuol dire che le scelte della maggioranza saranno rispettate.
“Andiamo avanti e lavoriamo – conclude Melilli – perché ci sia un Pd unito, che si presenti alle elezioni per difendere l’amministrazione uscente e le buone scelte effettuate dal partito in questo periodo a Viterbo”.