Si chiama Area civica la seconda lista a sostegno della candidatura a sindaco di Filippo Rossi. Come anticipato nei giorni scorsi, dovrebbe trattarsi di una formazione alquanto spostata a sinistra, non a caso al debutto svoltosi ieri mattina da Schenardi erano presenti Giancarlo Torricelli (già leader di Rifondazione comunista) e Paola Marchetti (Sel). La novità che nessuno si aspettava è stata però l’assenza di Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione e a quanto pare ispiratore del progetto. Come mai? Ci si è forse resi conto dalle parti della Pisana che politicamente non sarebbe stato conveniente mettere la faccia così platealmente su un’iniziativa che sembra assolutamente porsi in antitesi alle scelte del centrosinistra locale?
Senza considerare poi – potrebbe aver pensato Smeriglio – che chiamarla lista in questa fase è ancora prematuro come dimostra il fatto che sono solo tre i nomi resi noti alla stampa: Federica Selli, Oliviero Sorbini e Roberto Bruno (figlio dell’avvocato Severo, già candidato a sindaco per il centrosinistra nel 2004). E gli altri? Semplice: la lista è in cerca di gente da imbarcare, quello di ieri altro non è che l’amo gettato nell’acqua della politica viterbese in attesa che i pesci abbocchino.
Rossi – secondo una tattica già sperimentata nel 2013, quando invitò Francesco Serra a staccarsi da Michelini dopo le primarie del Pd cercando di sfruttare le divisioni interne al centrosinistra – vuole porsi verso un certo tipo di elettorato come alternativo al sistema. E poco importa se di esso ha fatto parte in questa legislazione, sfruttandolo per far prosperare le sue iniziative, e se la nonchalance nel passare da una cena al Richiastro con il centrodestra a una cena con esponenti del centrosinistra porta l’osservatore legittimanente a pensare di trovarsi di fronte alla quintessenza dell’inciucio. Porte aperte allora a tutti: agli scontenti del Pd, al mondo dell’Università (tra l’altro il rettore Ruggieri non ha ancora smentito il suo coinvolgimento), a Rifondazione comunista e a chi più ne ha più ne metta. L’importante è portare acqua al mulino che deve macinare anche nei prossimi anni. Per cui non si sputa addosso a niente.
In definitiva, più che una lista è il tentativo di metterne in piedi una raccogliendo a destra e a sinistra senza sapere ancora cosa ci starà nella rete una volta che essa sarà riportata a galla. Ecco perché sono state tante le cose non chiarite, ecco perché tutta la conferenza stampa si è svolta tra il detto e il non detto, ecco perché tutti i ragionamenti sono ruotati attorno ai soliti cavalli di battaglia del leader di Caffeina: il turismo, le potenzialità di Viterbo, ecc., ecc.
Non è una lista contro qualcuno – è stato sottolineato quasi a voler mettere le mani avanti – ma per qualcuno. Giusto: Area civica è la lista che serve a Rossi per cercare di compensare la possibile perdita di consensi di Viva Viterbo dopo 5 anni vissuti molto pericolosamente.