La notizia non è nuova, ma a causa della confusione che continua a regnare sovrana resta di stretta attualità: la scelta del candidato (o dei candidati) a sindaco è destinata a restare nel limbo fino a quando non si chiarirà il quadro nazionale. Molto probabile che solo allo scadere della presentazione delle liste (10 maggio) le forze politiche tireranno fuori dalla manica l’asso con cui giocheranno la partita.
Il ragionamento vale in particolare per il centrodestra, dove, contrariamente all’idea iniziale di mettere in piedi una squadra unita per tentare di vincere al primo turno, ci si sta attrezzando per lo scenario peggiore: andare tutti da soli per poi apparentarsi nel secondo, coagulandosi attorno a chi, ottenuti più voti, avrà avuto accesso al ballottaggio.
Parzialmente “bruciati” in questa fase Claudio Ubertini ed Enrico Contardo – che hanno detto di essere disposti a fare un passo indietro per favorire la candidatura di Alessandro Usai – è in questo quadro che vanno letti, da parte di Lega e Fratelli d’Italia, i tentativi in atto in queste ore di trovare nomi nuovi da mettere sulla rampa di lancio, pronti ad essere lanciati in orbita se gli eventi lo richiederanno. In altri termini, dato che Usai per non rischiare ha fatto sapere che è disponibile solo a fronte di un accordo di tutto il centrodestra, se continua l’arroccamento di Forza Italia su Giovanni Arena, Lega e Fratelli d’Italia presenteranno candidature autonome.
Fratelli d’Italia sta sondando varie persone, si è parlato del primario di ginecologia Giorgio Nicolanti, ma di nuovo non si esclude neanche un interno, nella fattispecie Paolo Bianchini. La differenza sta nel fatto che il primo darebbe garanzia di una certa apertura anche ad ambienti non prettamente legati all’entourage politico di Rotelli & C.
Sicuramente il centrodestra viterbese riflette in piccolo quello che accade a Roma, dove, al di là dell’unità che viene ostentata nelle trattative con Di Maio e i 5 Stelle, le divergenze sono notevoli e difficili da ricomporre.