Destra, sinistra, centro: a Viterbo non c’è parte politica che non lamenti da sempre il vassallaggio della città dei papi nei confronti della città eterna. Il ruolo di ultima provincia dell’impero giustamente sta stretto a tutti. Poi però al primo intoppo tutti, a sinistra come a destra come al centro, a chiedere aiuto a Roma. Ma Roma, si sa, ha i suoi tempi dilatati e rilassati, soprattutto se c’è da attendere la formazione di un governo e quindi il delinearsi delle alleanze. Così chi, nel centrodestra viterbese, sperava che le castagne da un fuoco che ogni giorno che passa sta bruciando la candidatura di Alessandro Usai, le avrebbero tolte i vari Gasparri, Tajani, Giorgetti, Salvini, Meloni ecc, è rimasto per ora deluso. Roma per ora non ha spostato di una virgola la situazione di impasse che si è venuta a creare a Viterbo. Anche quella di ieri è stata una giornata interlocutoria, mentre i proclami e gli ultimatum del senatore leghista Umberto Fusco ormai non sembrano spaventare più nessuno. Can che abbaia, si sa, non morde.
Tutti in attesa, dunque, dell’evoluzione degli eventi. Tutti fermi: la Lega su Usai, Forza Italia su Giovanni Arena, Fondazione su Gianmaria Santucci. Tutti meno un partito: Fratelli d’Italia. Che si sta distinguendo invece per movimentismo. Ufficialmente i meloniani sono tornati a sostenere il candidato della prima ora Claudio Ubertini. Ma sotterraneamente sondano umori e disponibilità anche al di fuori del perimetro strettamente politico. E’ dei giorni scorsi un abboccamento tra un esponente di primo piano di FdI e il primario di ginecologia di Belcolle Giorgio Nicolanti, il quale vanta già dei trascorsi politici che risalgono ai tempi della giunta Meroi, quando il ginecologo sedeva in consiglio comunale con la casacca di Forza Italia. Di recente si era parlato di Nicolanti come possibile candidato sindaco del M5S ma era stato lo stesso primario a smentire categoricamente l’ipotesi.
Stavolta invece Nicolanti, che ammette di essere stato interpellato in maniera meno che informale, non sembra così categorico: “Al momento qualsiasi ipotesi di un mio impegno politico è priva di fondamento. Ciò detto, se qualcun un giorno, in un universo parallelo, dovesse chiedermi di mettere a disposizione la mia esperienza e la mia capacità organizzativa, farò le mie valutazioni”.