Ieri con perfetta tabella di marcia si è tenuta l’ultima assemblea di circolo del Pd. Francesco Serra è stato ufficialmente candidato dalla minoranza e domani la direzione stabilirà il metodo di consultazione degli iscritti, che potranno indicare chiunque ritengano idoneo, facendo tesoro dei dibattiti sin qui svolti che hanno indirizzato l’attenzione su autorevoli esponenti della giunta uscente.
Da Sonia Perà a Alvaro Ricci, a Luisa Ciambella, a qualsiasi consigliere, o anche esterno, fino ovviamente al candidato dei “panunziani” Francesco Serra. La consultazione non è un pasto preconfezionato da altri, della serie scegli o Tizio o Caio, ma un modo libero di recepire le indicazione degli iscritti in un momento così complesso.
Avendo la capacità di ascoltare e non di precostituire scelte, il candidato a sindaco deve rappresentare le aspettative del Pd di Viterbo, e chiunque sarà va ringraziato perché fa un grande servizio ed un grande sacrificio. Lasciamo liberi gli iscritti, basta con questi documenti di corrente con su scritto bravo Serra, ma anche brave la Troncarelli, la Frittelli, la Mongiardo e tanti altri. Che senso hanno questi documenti? Gli iscritti del Pd le conoscono già queste persone… perché candidarle con il marchio di appartenenza precotto dop? La libertà di scegliere è la cosa migliore, sennò saremmo eguali alla destra e ai grillini, altro che democratici.
Purché certi e riconoscibili, e con trasparenza, ogni iscritto faccia sapere il proprio volere, qui non c’è la Casaleggio associati, da noi al massimo ci associamo per produrre olio, castagne e nocchie.
Annio da Viterbo