“Mi candido a sindaco di Sutri, ma voglio che me lo chiedano”, dice Vittorio Sgarbi in un video postato sulla propria pagina Facebook in cui annuncia di arrivare nell’antichissima città della Tuscia sabato pomeriggio alle 17 “per ascoltare dai cittadini cosa si aspettano da un sindaco”. “Mi fermerò anche domenica 22 – aggiunge – e coglierò l’occasione per rivedere i monumenti, il mitreo e l’anfiteatro”.
L’iniziativa di Sgarbi giunge dopo alcuni giorni di polemiche a causa dell’allarme all’interno degli ambienti del centrodestra locale generato dalla sua auto candidatura con lista Rinascimento. Sembra infatti che molti non abbiano gradito l'”ingerenza”. A cominciare dall’assessore uscente al turismo Martina Salza, candidata a sindaco in quota Forza Italia, che, molto diplomaticamente, nei giorni scorsi aveva invitato Sgarbi “a venire in città per ammirare le bellezze del nostro prezioso patrimonio storico-archeologico”, aggiungendo che, “in qualità di assessore e candidata a sindaco, sono pronta sin da ora ad una sua futura e preziosa collaborazione”. Parole che non devono essere sfuggite al mittente, il quale nel video rende anche noto di aver già incontrato alcuni esponenti politici locali, confermando il sospetto che la sua discesa in campo non sia stato tanto gradita, come d’altra parte sembra intuirsi dalle stesse parole della Salza, che, dicendosi pronta a collaborare con lui, quando diventerà sindaco, quasi ne boccia implicitamente la candidatura.
A Sgarbi tanta agitazione ha quindi fatto partorire l’idea di andare direttamente tra la gente per capire l’aria che tira: “Io non ho intenzione – aggiunge – di scavalcare gli esponenti della politica locale, ma voglio domandare ad ogni cittadino come immaginano un sindaco, che cosa può fare, e se utile che io possa portare il nome di Sutri ovunque facendola diventare una capitale del pensiero, della storia e della memoria. Il 21 e il 22 aprile chiederò ai cittadini se vogliono che io mi candidi, da solo o con gli amici che ho incontrato. Oltre ai candidati con cui ho parlato e di cui ho apprezzato l’umanità e il pensiero intenso per la loro città, ho parlato a lungo con Paolo Marioni, un architetto innamorato di Sutri, e con un’anima del luogo che si occupa di far vivere la bellezza antica e sepolta, che è Leone Tommasi o Tommaso Leoni, adesso non ricordo. Il mio programma è chiaro: rendere Sutri la capitale della Tuscia e un centro di cui tutto il mondo vorrà conoscere la meraviglia”.
Il critico d’arte ha inltre ribadito che farà il sindaco gratis e che sin da ora sfida gli altri candidati a fare la stessa cosa.