Aria di elezioni comunali anche a Vignanello e il clima si fa infuocato. Dato per certo il disimpegno del centrodestra, che non ha persone in grado di compattare e guidare una squadra, il dibattito – eufemismo – è tutto concentrato nel centrosinistra, dove tiene banco l’annunciata presentazione di una seconda lista oltre a quella ufficiale che ricandiderà a sindaco Federico Grattarola del Partito democratico.
Questa seconda lista, dove confluirebbero gli scontenti di area capeggiati dal sindaco uscente Vincenzo Grasselli, sempre del Pd, farà correre per la carica di primo cittadino Tommaso Gregori, noto più di viso che di nome per essere uno degli “speziali” che lavorano presso la farmacia Lupi.
Gregori in realtà ha un padre un po’ noto in zona, si tratta dell’ex sindaco di Vallerano Anselmo (attenzione: ovviamente non l’attuale Maurizio che di cognome fa sempre Gregori), un uomo di sinistra che di mestiere fa l’insegnante e che ha svolto il mandato a cavallo tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, per la precisione dal 1996 al 2001.
Dunque, un valleranese primo cittadino di Vignanello? Sebbene esperimenti simili (sempre falliti) non siano mancati già in passato – basti pensare al dipendente della Asl Bruno Rapiti arrestato due anni fa – la circostanza è alquanto curiosa, anche perché, conoscendo il campanilismo che esiste ancora oggi tra i due paesi, per il farmacista non si tratterà di un’impresa facile. Nel frattempo Grattarola, per arginare il pericolo, si starebbe muovendo per compattare attorno alla sua figura pure Leu e Potere al popolo.
In questo scenario, nessuno sembra aver fatto i conti con il M5S, che si starebbe organizzando sotto traccia per presentare una lista di “insopettabili” trasversalmente collocati tra destra e sinistra. Ma, va detto, per dovere di cronaca, che di ciò non c’è certezza.