Sergio Pirozzi si appresterebbe a passare con la Lega e, contrariamente a quanto sostenuto da molti in campagna elettorale, il sindaco di Amatrice sarebbe pronto a sferrare una dura opposizione alla giunta Zingaretti. Staremo a vedere nelle prossime settimane. Di sicuro la posizione annunciata dallo “scarpone” non sembra deporre bene per il governatore, alle prese con la necessità di andarsi a trovare una maggioranza in Consiglio e quindi teoricamente sempre sotto ricatto da parte dei consiglieri di centrodestra e M5S.
“Non esiste una maggioranza – ha ammesso senza troppi giri di parole proprio Zingaretti nel suo discorso di insediamento alla Pisana – e questo scenario rappresenta un fattore di difficoltà per l’esecutivo. Al di là delle mozioni di sfiducia, strumento legittimo di condizionamento, se la situazione che si è determinata con il voto del 4 marzo dovesse trasformarsi in immobilismo patologico, sarò io stesso a farmi garante per promuovere lo scioglimento del Consiglio e indire nuove elezioni”.
Dunque, incassato il silenzio assenso di LeU, tornata nei ranghi dopo aver perso la partita dell’assessorato al lavoro, il governatore si trova ora a fare i conti con il problema maggiore: cercarsi una maggioranza che se non può essere politica deve essere quanto meno programmatica. Per questo Zingaretti ha proposto ai gruppi consiliari uno sforzo per mettere giù “un’agenda comune su grandi riforme su cui impegnarci da subito”. Un programma in 10 punti, quello che ha illustrato, sperando di convincere soprattutto il M5S e il sindaco di Amatrice. Ma questo, come detto sopra, annuncia battaglia. Almeno per ora è così.