Non c’è pace neanche nel M5S. Ad esempio si scopre che la mancata ricandidatura del consigliere comunale uscente Gianluca De Dominicis sarebbe stata il frutto di forti contestazioni da parte dei militanti ed emerge la fotografia di un gruppo di attivisti l’un contro l’altro armati, gente che entra e che poco dopo se ne va sbattendo la porta, col risultato che sono sempre di meno quelli che decidono di restare.
Emblematica la lettera aperta scritta a Massimo Erbetti da uno che ha deciso di farsi da parte, Fabrizio Boni: “Scusa Massimo se torno a scriverti, ma quattro giorni fa dicevi che De Dominicis era fuori, ora si parla di De Dominicis assessore. Per quanto De Dominicis sia ormai un esperto di politica per la lunga militanza e l’esperienza da consigliere, con quale competenza potrebbe ricoprire il ruolo di assessore? Sappiamo quante e quali polemiche ha generato la condotta di De Dominicis all’interno del M5S viterbese, sappiamo che alcuni lo hanno difeso più volte e che molti di questi sono ancora dentro il movimento. Come ti ho detto privatamente e come ti ripeto pubblicamente, tutto ciò uccide il movimento e la democrazia che la gente si aspetta dal movimento. Il vostro è un gruppo chiuso, che ostacola la partecipazione, la prova sta nel fatto che, malgrado la città abbia oltre 60000 abitanti, dei tantissimi che si sono avvicinati, oltre il 95% se ne è prontamente allontanato e spesso, come nel mio caso, con grande amarezza. Senza la partecipazione popolare il gruppo M5S non rappresenta l’idea che la gente ha del movimento e, purtroppo e per fortuna, senza tale presupposto non raggiungerà il consenso necessario a governare fintantoché non cesserà di avere una linea dettata da qualcuno che, per sua forte limitazione, si crede la verità in persona o forse non accetta il confronto in quanto consapevole di non poterlo sostenere. Le gente si aspetta di sapere dove e come trovare le risorse per fare le cose; le parole non servono: ormai anche i bambini sono in grado di fare i conti. Per la cronaca se un consigliere comunale prende circa 600 € al mese di gettoni, considerando che i consiglieri sono 32, e supponendo di mandarli per stracci pagandoli 0 € al mese, con quei soldi potresti dare 500 € a circa 35 persone in una città che ne conta 60000 e, considerando una disoccupazione prossima al 10%, con 6000 disoccupati, grazie all’impoverimento dei consiglieri comunali potresti aiutare circa lo 0,5% dei disoccupati, cioè zero. Questa è demagogia, chiacchiere senza senso e dal candidato a sindaco del M5S mi aspetto serietà, competenza, sacrificio, disponibilità e soprattutto umiltà. Perché, invece di parlare di briciole non spieghiamo, e i numeri ci sono tutti, che i viterbesi pagano 10 milioni l’anno per la raccolta rifiuti, lo spazzamento delle strade, la pulizia dei tombini ed altro ad una ditta i cui costi non arrivano neppure alla metà di tale cifra? Perché non spieghiamo che questa ditta esegue un lavoro scadente malgrado il contratto con essa sia estremamente stringente? Perché il comune incarica e paga Econet per smaltire i rifiuti come l’Eternit quando è chiaramente scritto nel capitolato speciale d’appalto che tale smaltimento compete alla Viterbo Ambiente? Perché non spieghiamo ai viterbesi perché ad una ditta con un capitale sociale di 500mila euro, costituita esclusivamente per lavorare a Viterbo, è stato affidato un appalto da 60 milioni? Perché non spieghiamo che il contratto con la ditta è in scadenza nel 2018 e non è ancora stato preparato il nuovo bando? Perché nessuno si preoccupa di manifestare pubblico sdegno tramite una manifestazione per queste cose? Di questo dovrebbe occuparsi il M5S, il mio M5S, quello dei cittadini che ci credono, invece no. Si parla di aria fritta per cercare un posto in Comune come tutti gli altri e questo fa male al Paese, soprattutto in periodo come questo di accelerato cambiamento ove la capacità di prendere decisioni opportune in tempo rapido è l’unica soluzione per non finire nel baratro. Chiedo scusa per eventuali errori ma sono troppo infuriato per rileggere e correggere il testo”.