“Un minestrone di robaccia, meme nello stile di pagine ben note, articoli acchiappalike, battutone adolescenziali e contenuti spesso senza senso, o scopiazzati o con link scollegati dal titolo, che riportano a cose vecchie o imbarazzanti”.
L’ira di Selvaggia Lucarelli, personaggio televisivo e blogger, travolge Caffeina, o meglio il sito internet della rassegna culturale viterbese. Nel mirino di Selvaggia alcuni “meme” giudicati offensivi e sessisti, come quello che, sulla foto della Lucarelli, recita: “Voi cosa le fareste?”.
“Chi si occupa del sito – scrive la blogger in un suo post su Facebook – ha più volte dichiarato che il successo della pagina è merito di ragazzi viterbesi volenterosi. Come no.
Io mi vergognerei di quella pagina, se fosse legata a qualche cosa che abbia anche solo lontanamente a che fare con la cultura.
E me ne vergognerei perché tra le altre cose è evidente che alcuni di questi ragazzetti volenterosi sono nervosi con me perché ho fatto chiudere alcune delle loro pagine preferite, magari di pastori e compagnia bella. Guarda caso in questi giorni hanno chiuso alcune di queste pagine e su Caffeina appare il seguente post: foto mia, scritta ‘cosa le faresti?’ e inutile link a un pezzo che fa riferimento a una vicenda di un anno e mezzo fa. Il tutto è un semplice pretesto per farmi insultare.
Seguono insulti, augurii di morte, inviti a picchiarmi. Tutti lasciati lì eh”.
La Lucarelli già in passato, a quanto dichiara, ha avuto problemi con la pagina di Caffeina: “Ha perfino copiato per intero miei pezzi (l’ho segnalato a loro più volte), fatto titoli osceni stravolgendo mie dichiarazioni e raccontato le mie vicende con i gruppi chiusi perculandomi. Potrei fregarmene ma visto che parliamo di pagine con due milioni di like, è bene che chi produce merda sul web, si assuma le sue responsabilità. Mica lo fanno solo i ragazzetti dei gruppi chiusi, qui c’è una struttura dietro. Chi se ne occupa si candida alla regione (Filippo Rossi, ndr). E io voglio spiegazioni”.