Il Teatro Null presenta il nuovo spettacolo di Gianni Abbate “C’era una volta la Cavalleria rusticana”. In scena con Gianni Abbate, Ennio Cuccuini, Daniela Maioletti e Simone Precoma. Le musiche dal vivo sono della Cavalleria originale di Mascagni eseguite da Luca Seccafieno e Marco Servi, consulenza costumi Tiziana Barbaranelli, la regia è di Gianni Abbate. Anteprima a Sipicciano, Palazzo baronale venerdì 13 aprile ore 21, prima assoluta sabato 14 al Teatro comunale di Gradoli ore 21 e replica domenica 15 ore 18 al Piccolo teatro Cavour di Bolsena. Ingresso 7 euro intero e 5 euro ridotto. Info: 3471103270 – www.iportidellateverina.it
La rappresentazione si potrebbe definire il sequel della Cavalleria rusticana di Verga/Mascagni. Come potrebbe proseguire la narrazione della “Cavalleria rusticana” se nel finale Turiddu non fosse più accoltellato da Alfio? E quindi: se Turiddu, tornato a Vizzini, trova il suo grande amore Lola che sta per sposare Alfio e invece di affrontarlo in un duello mortale, in cui si sente fuori scena il celebre urlo “Hanno ammazzato compare Turiddu!”, fosse fuggito via da Vizzini per non vederla fra le braccia di un altro? Se la vicenda, inoltre, si svolgesse ben trent’anni dopo che Turiddu è partito, e quindi tutti i personaggi sono oramai di una certa età? E ancora, che cosa può accadere se la storia non è più ambientata a fine ‘800, ma negli anni ’70, post ’68, gli anni della rivoluzione studentesca e dell’emancipazione femminile, di cui ricorre proprio quest’anno il 50° anniversario?