“Il candidato proposto dalla Lega al tavolo della coalizione sono io. Fusco mi risulta abbia già smentito ipotesi alternative”. In attesa di ricevere la smentita ufficiale del senatore leghista, prendiamo atto di quella del coordinatore comunale di Noi con Salvini e aspirante sindaco Enrico Contardo, reduce dal vertice del centrodestra di martedì sera.
Ancora nessuna schiarita rispetto alla candidatura unitaria, i galli a cantare restano quattro: Contardo per la Lega, Ubertini per Fratelli d’Italia, Arena per Forza Italia, Santucci per il trust Fondazione-liste civiche. La Lega però vuole stringere i tempi: “Il 10 giugno si avvicina – dice Contardo – e qualcuno è già in campagna elettorale. Bisogna accelerare”. Intanto si lavora a un programma condiviso. Nel corso dell’incontro di martedì la Lega ha chiesto e ottenuto dai partner il rispetto della condizione numero uno per la tenuta dell’alleanza: la chiusura totale a chiunque abbia avuto in questi 5 anni rapporti non occasionali o non protetti con l’amministrazione Michelini. Una norma ad personam, dove la persona è ovviamente Filippo Rossi, ritenuto politicamente inaffidabile. “Non accetteremo nessuno di coloro che sono stati in maggioranza in questa consiliatura, a meno che non si siano subito ravveduti. Perché sbagliare è umano, non lo è il perseverare”. Come dire, che per il trio Taborri, Moltoni e Insogna – saltato in tempo giù dalle mura dell’amministrazione Michelini – le porte sono aperte.
A parte il nodo candidatura e l’incognita Sabatini (l’ex consigliere comunale ha spostato la sua tenda fuori dal perimetro del centrodestra), la coalizione sembra dunque tenere. Ma un’altra incognita è rappresentata anche dall’evolversi del quadro politico nazionale. Cosa succederà in caso di un’alleanza M5S-Lega? Se Salvini scarica Berlusconi Fusco e le sue camicie verdi abbandoneranno il tavolo viterbese? Per Contardo il rischio non c’è: “Si è deciso di mantenere separati i tavoli nazionale, regionale e locale. Altrimenti con il patto di desistenza siglato tra il governatore e Forza Italia nel Lazio (per un anno i berluscones alla Pisana assicureranno la sopravvivenza dell’anatra zoppa Zingaretti, ndr) l’intesa viterbese sarebbe già saltata per aria”.
Quanto infine a un eventuale intervento di Roma sulle questioni locali, l’ex vicesindaco è ottimista: “I livelli regionali e nazionali interverranno solo se non dovessimo riuscire a trovare da soli una sintesi. Altrimenti non ci saranno candidature imposte dall’alto”.