“Fratelli d’Italia ha proposto il mio nome e io ho dato la mia disponibilità. Altrettanto hanno fatto gli altri partiti del centrodestra. Sono tutti nomi validi e spendibili per la candidatura a sindaco della coalizione, che speriamo si possa individuare al più presto in maniera condivisa”. Claudio Ubertini segue la tendenza Salvini. Il consigliere comunale ed ex assessore all’urbanistica non dice “o me o morte”, dove la tendenza Di Maio, all’interno del centrodestra, è rappresentata al contrario da Daniele Sabatini, che è pronto, se Forza Italia si ostinasse a snobbarlo, a scendere in campo con una propria lista civica e a imbarcare eventualmente anche pezzi di centrosinistra.
“Quella di Sabatini è una candidatura assolutamente valida – rileva Ubertini – . Daniele è stato già in corsa per la Regione e ha esperienza amministrativa. Detto ciò, si tratta di un problema interno a Forza Italia, che alla fine dovrà esprimere un solo nome”.
Quale che sia poi il nome su cui alla fine il centrodestra convergerà, se convergerà, Ubertini ha già chiaro in mente quale dovrà essere il suo compito: “Va ricostruito un rapporto con la città e con i cittadini. Il principale errore dell’amministrazione uscente è stato proprio il non aver saputo parlare ai cittadini, sia nelle sedi istituzionali che nelle strade. Siamo tutti consapevoli della difficoltà di amministrare con le scarse risorse che oggi i Comuni hanno a disposizione – prosegue Ubertini – e proprio per questo andava cercato un dialogo con l’opposizione. Invece la giunta Michelini ha scelto di arroccarsi su se stessa, di governare a colpi di maggioranza, ma con una maggioranza che spesso ha perso colpi”.
Per il candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, la prossima amministrazione dovrà cambiare registro, aprirsi al confronto e puntare su un programma di 4-5 punti fondamentali evitando il solito libro di sogni. Quali siano questi 4-5 punti Fratelli d’Italia lo dirà al momento opportuno ma Ubertini intanto ne anticipa uno: “Il termalismo, che fa rima con turismo. E’ inaccettabile che questa amministrazione in cinque anni non sia riuscita a condurre in porto il rilancio delle ex Terme Inps, nonostante un project financig che giace da tempo nei cassetti di Palazzo dei Priori”.