Fusco, anche se non sembra, ha l’aria di uno che la sa lunga. Ha capito che il centrodestra rischia anche se parte avvantaggiato. Una cosa sono le elezioni nazionali, altra quelle locali in una città dove tutti conoscono tutti e dove lo spettacolo dato dalla coalizione prima dell’arrivo di Michelini non è stato dei più edificanti. Teme, il senatore “padano”, che i cittadini possano non gradire fino in fondo il piatto che si sta cucinando, soprattutto se gli ingredienti messi in pentola sono gli stessi di 5 anni fa, quando i viterbesi per liberarsene diedero fiducia a Michelini. Da qui la necessità di candidare un volto nuovo, qualcuno che non sia né il suo Contardo, né Giovanni Arena, né Santucci e né Ubertini.
Fusco si sarebbe messo alla ricerca di un giovane. Un nome da tirare fuori all’ultimo momento per scompaginare le carte al tavolo delle trattative.