Oltre allo smantellamento degli ospedali a opera del’amministrazione Zingaretti, sulla sanità del Lazio e della Tuscia si accende per il futuro immediato un nuovo segnale di allarme: la carenza di personale medico. Nello specifico si parla di pediatri, ginecologi, cardiologi e chirurghi.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli, in base alle cifre diffuse dalla Federazione italiana medici di Medicina generale: “Nei prossimi cinque anni quasi 15mila medici andranno in pensione in tutta Italia. Il Lazio, insieme a Sicilia, Lombardia e Campania sarà tra le regioni che registreranno maggiori sofferenze”.
Ciacciarelli prospetta un altro scenario molto critico per la sanità laziale: “Scarseggeranno soprattutto pediatri, ginecologi, cardiologi e chirurghi. A tutto questo, purtroppo, si aggiunge la grave carenza di personale sanitario, in quanto le strutture laziali dispongono di soli 7,1 operatori ogni mille abitanti, secondo quanto riferisce il Rapporto Oasi 2018 dell’Università Bocconi”.
Ma non basta. Al problema della carenza di personale medico si aggiunge nella nostra regione la carenza di posti letto, al punto che secondo il Rapporto 2018 stilato dall’Istituto Eures “la contrazione raggiunge il 26,9%, dai 30mila del 2006 ai 21.056 di oggi. Come denunciano i sindacati sono necessarie almeno 10.000 assunzioni per i prossimi anni, il doppio di quanto ha annunciato la Regione. Pertanto – conclude l’esponente forzista – assicurare un servizio sanitario di qualità non può prescindere dall’incremento dei posti letto e dall’equilibrato aumento del personale medico e paramedico in rapporto al numero dei pensionamenti. L’efficienza dei metodi di cura sui territori è indispensabile per combattere la mobilità passiva”.