La Asl, come detto, insiste: i lavoratori del Cup devono firmare il nuovo contratto di lavoro. In alternativa, al loro posto la nuova società appaltatrice, per garantire la continuità del servizio, assumerà altre persone. O ti accontenti di 600/700 euro o vai a casa. Alla faccia della sinistra al potere alla Regione Lazio. A prendere le parti dei lavoratori ci pensa però il prefetto, che, preoccupato delle ricadute che potrebbe avere il muro contro muro, impone altre 48 ore di tempo per trovare a tutti i costi un accordo. Il prefetto Giovanni Bruno ha perso pazienza quando la rappresentante della Asl, la direttrice amministrativa Maria Luisa Velardi, ha di nuovo alzato un muro contro le richieste dei lavoratori. Al di là di come andrà a finire questa brutta storia, colpisce l’assenza dei rappresentanti della Regione sul territorio. Sempre pronti a salire sulla passerella, stavolta non si sentono, né si vedono. Questa come detto è la vocazione di sinistra di chi governa la Regione. Purtroppo.