Oltre un milione di euro, ma nella Tuscia la stima dei danni provocati all’agricoltura dall’ondata di maltempo è solo all’inizio. Se ne è parlato oggi a Roma durante l’assemblea elettiva di Coldiretti, dove è stato presentato un primo bilancio dei dati fin qui raccolti dai vari territori. Complessivamente nel Lazio si parla di danni per 30 milioni di euro.
“Le conseguenze più pesanti – spiega il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici, di rientro dalla capitale – le hanno subite sicuramente gli olivicoltori, impegnati in questi giorni nella raccolta. E già l’annata non era stata buona. Le violente bombe d’acqua dei giorni scorsi hanno fatto cadere a terra le olive e così molta parte del raccolto è andata persa. Ma problemi ci sono stati in molti allevamenti avicoli, i capannoni sono crollati e molti animali sono morti sotto le macerie. Per gli atri è stato necessario ricorrere alla macellazione d’urgenza perché non c’erano più le condizioni per mantenere l’habitat adeguato per il benessere degli animali, essendo i ricoveri tutti distrutti”.
Rimesse e fienili venuti a terra, giù anche altre abitazioni usate come ricovero: i danni non si contano. Un’apocalisse.
“La conta dei danni è ancora iniziata, ma ci vorrà tempo. Stiamo chiamando le varie sezioni provinciali per avere maggiore contezza dei dati. Abbiamo appreso che ci sono stati fenomeni di dissesto in alcuni terreni che si preparavano alla semina. Questo porterà un aggravio dei costi per ripristinare i terreni”.
Poi c’è il problema della manutenzione del territorio: “Se non funzionano le condotte idriche di scolo siamo in difficoltà, rischiamo di avere problematiche economiche ma anche civili, con danni alle persone e alle cose. Ci saranno nei prossimi giorni incontri con i consorzi di bonifica per dialogare sullo stato di salute del territorio e iniziare una serie d’interventi per la prevenzione dei danni da fenomeni climatici estremi, purtroppo sempre più frequenti. Poi metteremo a punto delle polizze assicurative per fare in modo che in futuro le aziende vengano adeguatamente risarcite, qualora si ripresentassero circostanze simili”.
Infine alcune indicazioni agli agricoltori e allevatori della Tuscia: “Per poter accedere agli eventuali contributi relativi al riconoscimento dello stato di calamità naturale, invitiamo chi ha subito danni a inviare la propria segnalazione al proprio Comune, che poi provvederà a girarla alla Regione. In alternativa ci si può rivolgere all’area decentrata dell’agricoltura della Regione Lazio a Viterbo”.